MAGGIO 2020
Fiducia nel futuro
Un’altra domenica è trascorsa all’aperto, a rimirare la vista verso la valle e le montagne della Val di Vizze, a respirare l’aria fresca di brina e dell’ultima neve che ancora imbianca le cime e a lasciar correre i pensieri in libertà e profondità per trarre insegnamenti da quello che è successo in questi ultimi mesi e per immaginare il futuro, progettando nuove opportunità di vita e di lavoro per tutti noi qui al Maso Pretzhof.
La mente è piena di bellissimi ricordi: le gite a piedi e con gli sci attraverso le nostre montagne, le degustazioni dal nord al sud dell’Italia e in Austria, Francia e Germania, i tanti amici che hanno affollato il maso e le nostre botteghe ma non riusciamo a cancellare del tutto il rammarico per tutto quello che avevamo progettato di fare in questo 2020, un anno che prometteva di essere assolutamente positivo e che invece abbiamo forzatamente dovuto rimandare.
Il virus per fortuna da noi in valle non è arrivato ma siamo naturalmente vicini a tutti quelli che hanno dovuto condividerne la pericolosità, sia soffrendo per le restrizioni che le norme sanitarie hanno imposto a tutti ma soprattutto per la perdita di persone care, così come siamo ammirati per il lavoro dei tanti che hanno contribuito al contenimento di questa pandemia.
Certo, siamo rimasti colpiti di come il nostro paese, insieme purtroppo a tanti altri, si sia come di colpo addormentato. Per noi, abituati al maso a ricevere amici e clienti senza confini, provenienti da un’unica grande regione, è stato un duro colpo dover prendere atto che la comunità europea, che ci ha portato pace e benessere negli ultimi decenni e che poteva essere un’ancora di salvataggio per tutti, abbia invece rallentato e quasi esaurito la propria spinta propulsiva.
Anche la Comunità Euregio, che comprende il Trentino, l’Alto Adige ed il Tirolo e che avrebbe nelle intenzioni dovuto rappresentare il futuro per una nuova coesistenza amministrativa, commerciale e politica senza confini, si è improvvisamente fermata con i primi giorni del lockdown ed il “vicino” da aiutare è ritornato ad essere improvvisamente il “nemico” da cui prendere le distanze.
Naturalmente tutte le attività aperte al pubblico del Maso si sono fermate e per troppo tempo siamo rimasti in attesa di ricevere regole chiare di comportamento che ci fornissero istruzioni “di speranza” su come proseguire e/o ricominciare, ricevendo invece solo segnali di massima insicurezza. Ma siccome siamo convinti che qualsiasi situazione di crisi possa essere un incentivo per dare spazio alla creatività e alla speranza non ci siamo persi d’animo.
Così, non potendo effettuare le visite e le degustazioni presso i produttori nostri partner ci siamo fatti spedire le campionature dei vini che avevamo selezionato che ci hanno confortato circa la bontà delle scelte che avevamo effettuato.
Ancora, l’attenzione che sempre dedichiamo alla nostra attività di allevamento e casearia ci ha consentito di riservare alla bottega della Arthur’s Mountain Meat prodotti sempre freschi e di qualità, così da conquistarci sempre nuovi clienti, cui Ulli e Sonja hanno potuto riservare anche utili consigli di gastronomia.
Ormai, finalmente, sembra che con la stagione estiva alle porte, anche quella turistica possa ripartire. Ancora non sappiamo e non possiamo fare previsioni. Non è chiaro se e quando i confini tra gli stati saranno riaperti e non si sa quando saranno nuovamente possibili gli spostamenti tra le regioni italiane. Ma soprattutto non sappiamo se le persone avranno voglia di muoversi.
In ogni caso abbiamo deciso, con l’inizio di giugno, di aprire il nostro ristorante sperando che le nuove regole che stanno prendendo corpo in questi giorni ci consentano quel minimo di libertà che ci permetta di garantire ai nostri ospiti il massimo livello di qualità – di prodotti e di servizi - che abbiamo sempre loro riservato.
Le perplessità e le domande sono tante: come farà ad esempio il personale di cucina che deve controllare e degustare il cibo in continuazione a lavorare con la mascherina di protezione; come sarà possibile verificare il grado di parentela delle persone che chiederanno di sedere allo stesso tavolo e tante altre, ma cercheremo naturalmente di superarle tutte e per tutte di trovare una risposta, con fiducia e ottimismo, per garantire sia ai nostri collaboratori sia ai tutti i nostri amici, clienti e ospiti la massima sicurezza.
Abbiamo voglia di rivedervi tutti. Abbiamo voglia di riprendere le nostre conversazioni sul cibo, sul vino, sull’agricoltura, sulla natura di queste nostre fantastiche valli, non sapendo se la convivenza con il virus ci consentirà di riprendere appieno le nostre abitudini o se dovremo inventarci una nuova convivialità.
Di sicuro sappiamo che ripartiremo nella massima sicurezza con ottimismo e fiducia e nel futuro.